Ci siamo: il 26 febbraio finalmente sapremo se Carl muore o no. Sì, avete capito no? Sto parlando di “The Walking Dead“, la serie zombie più famosa del mondo, che torna con la seconda parte dell’ottava stagione.
Che dire, sicuramente dopo troppe puntate senza emozioni forti, gli autori ci hanno voluto lasciare col botto: Carl è stato morso da un “walkers” proprio nell’ultima puntata.
Sinceramente la cosa mi ha colto impreparata, che Chandler Riggs sarebbe uscito di scena proprio non me aspettavo. L’idea che dava l’avvicendarsi della storia era che Carl avrebbe preso prima o poi il posto di Rick (alias Andrew Lincoln), ereditando così la leadership dal padre.
E invece no, invece, salvo mirabolanti e quasi impossibili giochi di sceneggiatura dell’ultimo minuto, Carl morirà.
Che la morte del figlio sia l’espediente per raccontare un cambiamento non solo di Rick ma anche del suo rapporto con Negan? Forse è per questo che alcune voci ipotizzano che Jeffrey Dean Morgan, che farà pure il cattivone ma quanto è bello?, resterà nella serie più a lungo del previsto? Forse Rick, reduce dalla morte del figlio, grazierà il nemico?
Chissà!
Sicuro è che il “The Walking Dead” di oggi non è quello delle prime stagioni, il ritmo è molto calato e gli zombie, che a mio parere erano veri protagonisti della serie, ormai non fanno quasi più paura e hanno lo stesso ruolo della musica di sottofondo.
Insomma non eravamo nell’apocalisse?! Forse non più, ormai l’apocalisse è diventata la normalità e i pochi episodi mozzafiato si alternano a lunghe sotto-trame lente e poco coinvolgenti.
Beh, nonostante tutto però io “The Walking Dead” continuo a vederlo, sarà che ci sono affezionata e ogni volta spero in un colpo di coda che ci riporti alle emozioni di 7 anni fa!